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Napoli

Napoli è un comune italiano di 959 188 abitanti[2], capoluogo dell’omonima città metropolitana e della regione Campania.

Terzo comune in Italia per popolazione, Napoli è tra le più popolose e densamente popolate aree metropolitane dell’Unione europea.[N 1] Per motivi culturali, politici, storici e sociali è stata, dall’evo antico sino ai giorni nostri, una delle città cardine dell’Occidente.[5]

Fondata dai Cumani nell’VIII secolo a.C., fu tra le città più importanti della Magna Græcia[6][7] ed esercitò una notevole influenza commerciale, culturale e religiosa sulle popolazioni italiche circostanti[8]. Dopo il crollo dell’Impero romano, nell’VIII secolo la città formò un ducato autonomo indipendente dall’Impero bizantino; in seguito, dal XIII secolo e per circa seicento anni, fu capitale del Regno di Napoli; con la Restaurazione divenne capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone fino all’Unità d’Italia.

Sede della Federico II, la più antica università statale d’Europa,[9] ospita altresì l’Orientale, la più antica università di studi sinologici ed orientalistici del continente[10] e la Nunziatella, una delle più antiche accademie militari al mondo, eletta patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo da parte dell’Assemblea parlamentare del Mediterraneo.[11] Luogo d’origine della lingua napoletana, ha esercitato ed esercita un forte ruolo in numerosi campi del sapere, della cultura e dell’immaginario collettivo.

Centro della filosofia naturalistica del rinascimento[12] e centro illuminista di livello europeo,[13] è stata a lungo un punto di riferimento globale per la musica classica e l’opera attraverso la scuola musicale napoletana[14], dando tra l’altro origine all’opera buffa.[15]

Città dall’imponente tradizione nel campo delle arti figurative, che affonda le proprie radici nell’età classica, ha dato luogo a movimenti architettonici e pittorici originali, quali il rinascimento napoletano[16] e il barocco napoletano,[17] il caravaggismo,[18] la scuola di Posillipo[19] ed il Liberty napoletano,[20] nonché ad arti minori ma di rilevanza internazionale, quali la porcellana di Capodimonte[21] ed il presepe napoletano.[22]

È all’origine di una forma distintiva di teatro,[23] di una canzone di fama mondiale[24] e di una peculiare tradizione culinaria[25] che comprende alimenti che assumono il ruolo di icone globali, come la pizza napoletana,[26] e l’arte dei suoi pizzaioli che è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio immateriale dell’umanità.[27]

Nel 1995 il centro storico di Napoli è stato riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità, per i suoi eccezionali monumenti, che testimoniano la successione di culture del Mediterraneo e dell’Europa[28]. Nel 1997 l’apparato vulcanico Somma-Vesuvio è stato eletto dalla stessa agenzia internazionale (con il vicino Miglio d’Oro, in cui ricadono anche i quartieri orientali della città) tra le riserve mondiali della biosfera.

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